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tate qualche volta (p. es. a Modena nel 1759: v. Mod. a. C. G. cit., p. 237), nel secolo dopo parvero dimenticate, e solo da poco i nostri critici con giusto fervore vi si affannarono intorno (vedi, oltre Masi cit., G. Brognoligo, in Rinascimento, II, 1896 e Nel teatro di G., Napoli, 1907; L. Falchi, Intendimenti sociali di C. G., Roma, 1907; G. B. Pellizzaro, in Rivista Teatrale Ital., VII, 1908, fasc.i 7-9; e qualche altro ancora).

G. O.


Questa commedia fu stampata la prima volta nell’anno 1753 quasi contemporaneamente nelle due edizioni Bettinelli (t. VI) di Venezia e Paperini (t. III) di Firenze. Fu ristampata a Bologna (Pisarri, VI, ’53 e Corciolani, VI, ’54), a Pesaro (Gavelli, III, ’53), a Torino (Fantino-Olzati, IV, ’56 e Guibert-Orgeas, VI, ’73), a Venezia (Pasquali, VI, ’64: Savioli, XII, ’72: Zatta, cl. 2, VII, ’91), a Livorno, a Lucca e altrove nel Settecento. La recente ed., con note di Ern. Masi (Scelta di comm. ecc., Firenze, Le Monnier, t. I) segue con fedeltà il testo del Pasquali. Anche la presente ristampa fu compiuta principalmente sulla ed. Pasquali, ma reca in nota le forme varianti e in Appendice le scene delle edd. Bettinelli e Paperini che furono modificate. Ridurre a perfetta unità la grafia del dialetto veneziano non parve opportuno, per non togliere inutilmente un dei caratteri pur singolare del Goldoni e del tempo. Le note a piè di pagina segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo, quelle con cifra al compilatore.