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LE FEMMINE PUNTIGLIOSE 185

Rosaura. Signore mie, per grazia, per clemenza. Non vengo in conversazione, non vengo per frammischiarmi con voi, vengo a chiedervi scusa, vengo a domandarvi perdono.

Ottavio. Oh via, signora donna Rosaura, questo è troppo.

Rosaura. Conte Ottavio, giacchè voi mostrate essere penetrato dalla mia umiliazione, impetratemi voi da queste dame la grazia di poter parlare, assicurandole1 che non eccederà il mio discorso il periodo di pochi minuti; che alla porta della mia casa2 vi è il carrozzino che mi attende per ritornare alla patria mia; e che non venendo io per trattenermi in conversazione, ma per dar loro una ben giusta soddisfazione, posso essere ascoltata, senza offendere le leggi rigorose delle loro adunanze.

Ottavio. Signore mie, che cosa dite? Siete persuase dell’istanza, senza che vi aggiunga niente del mio, per indurvi ad ascoltare una donna che con tanta civiltà ve ne supplica?

Eleonora. Sentiamo che cosa sa dire.

Ottavio. Parlate, signora donna Rosaura, queste dame ve lo permettono.

Rosaura. Ringrazio queste dame della loro bontà; le ringrazio delle finezze che alcuna di esse si è degnata farmi in privato, e le ringrazio della libertà che mi danno, di poter per l’ultima volta ad esse in pubblico favellare3. Confesso io aver estese troppo le mire, allorchè mi sono lusingata di poter essere ammessa alla loro conversazione; ma spero sarò compatita allora che farò noti i motivi, dai quali è derivata in me una tale lusinga. Primieramente è rimarcabile essere io allevata in un luogo, ove per ragione del commercio, non vi è certa rigorosa distinzione degli ordini, ma tutte le persone oneste e civili si trattano a vicenda, e si conversano senza riserve; onde non è temerità l’aver io sperato, con qualche maggior difficoltà, poter essere ammessa fra le dame di questa città. Di ciò per altro mi sarei facilmente disingannata, se da persone illibate e sincere fossi stata meglio istruita, e delle vostre leggi avvertita.

  1. Bettin.: di poter parlare. Assicuratele ecc.
  2. Bett.: di questo casino; Paper.: di questo palazzo.
  3. Bett.: parlare in pubblico.