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140 ATTO PRIMO

SCENA XVII.

La contessa Beatrice ed il conte Lelio.

Beatrice. E voi, conte Lelio, potete restare a pranzo con me.

Lelio. Riceverò le vostre grazie.

Beatrice. Non vi sarà la tavola della signora Rosaura.

Lelio. Vi sarete voi, e tanto basta.

Beatrice. Che ne dite di queste due dame?

Lelio. Dico che vi è più fumo che arrosto.

Beatrice. Io sono nell’impegno; voglio spuntarla.

Lelio. Se non altro, in grazia della scommessa di cento doppie.

Beatrice. Ecco qui, subito un rimprovero delle cento doppie.

Lelio. Siamo tra noi.

Beatrice. Siete incivile. Non si mortificano le dame così.

Lelio. Ma se nessuno ci sente.

Beatrice. Vi sento io, e tanto basta.

Lelio. Via, compatitemi. Andiamo a pranzo.

Beatrice. Andate al diavolo. Io non pranzo con gente che non sa trattar colle dame. (parte)

Lelio. Ecco che cosa si avanza colle1 donne. Sempre puntigli, sempre puntigli! Per buone, per umili, per discrete2 che sieno, sono puntigliosissime3.

Fine dell’Atto Primo.



  1. Bett.: a interessarsi colle.
  2. Bett.: ordinarie.
  3. Bett.: Tutte e poi tutte le donne sono puntigliose. Basta dire che anco la cameriera di casa mia si e licenziata, per averle detto che ha il naso grosso; e Pap.: per discrete che sieno, tutte e poi tutte le donne sono puntigliosissime.