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482 ATTO TERZO


taria i beni liberi del donatore, ma essendo nato due anni dopo il signor Florindo avversario, egli impugna la donazione, la pretende nulla e di niun valore, e ne domanda revocazione, o sia taglio. Ecco l’articolo legale: se si sostenga la donazione a favore della donataria, non ostante la sopravvenienza del figlio maschio del donatore. A prima vista pare che io abbia a temere la decisione alla mia cliente contraria, fondandosi gli avversari sul resto: Per supervenientiam liberorum revocatur donatio. Lege: Si unquam, Codice de revocandis donationibus. Ma esaminando minutamente il contratto della donazione, le circostanze e le conseguenze, spero di ottenere dalla sapienza del giudice favorevole la sentenza.

Varie ragioni, tutte fortissime e convincenti, m’inducono ad assicurarmi della vittoria.

Prima di tutto è osservabile che quando seguì la donazione di cui si tratta, erano passati dodici anni di matrimonio del donatore, senza aver mai avuti figliuoli, onde si potea persuader ragionevolmente di non più conseguirne. Con questa fede il padre suo naturale si è privato della sua tenera figlia, e senza la previa donazione non gliel’avrebbe concessa.

Ma, più forte, per causa di questa donazione il padre naturale ha collocate le altre due figlie decentemente, nè di questa ha fatto menzione. Ha loro distribuite le sue sostanze, ed affidatosi che la terza fosse provveduta coi beni del donatore, è morto senza lasciare alcun benchè minimo provvedimento, onde, se Rosaura perde la causa, resta miserabile affatto, destituta di ogni soccorso, senza dote, senza casa e senza alimenti.

All’incontro il signor Florindo avversario, se perde, come perderà senz’altro, i ventimila ducati, gli resta la dote materna, consistente in ducati cinquemila, gli restano i fideicommissi ascendentali che ammontano a più di trentamila ducati, come si giustifica nel processo, che avrà vossignoria illustrissima bastantemente osservato.

Tutte le ragioni dette finora, cavate dalle viscere della causa e dalle verità de’ fatti provati, potrebbero bastare per indur l’animo