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depuis l’annèe 1752 jusqu à l’annèe 1757. Vienne, Ghelen, 1757). Versioni spagnole e portoghesi menzionano il Moratin (Obras postumas. Madrid, 1867, vol. II, pag. 95) e il Braga (Historia do theatro portuguez no seculo XVIII. Porto, 1871, pag. 392). Ricordiamo da ultimo, imitazioni italiane, il Bibliomane del Nota, rappresentato a Torino il 3 VIII 1822 dalla C. R. S. (ricorda solo nelle figure di Geronzio [Anselmo] e di Filippo [Pantalone] il lavoro goldoniano) e quelle Barufe in famegia, che furono il primo felicissimo passo di Giacinto Gallina, l’allievo più degno di Carlo Goldoni.

Scomparsa oggi affatto dai repertori delle nostre compagnie, se anche non del tutto da quello dei dilettanti (L. Schiavi, L’antiquario borioso, comm. di C. G. ridotta pel Teatro del Seminario di Padova. S. Benigno, 1821) o dal teatro dialettale (El diavèl in cà, riduzione bolognese di A. Fiacchi. Bologna, 1893), nella prima metà del secolo scorso si recitava ancora (Cfr. Costetti La C. R. S. Milano, 1893, pag. 14: Seconda continuaz. della serie cronologica delle rappres... dei princ. teatri di Mil. Mil. 1821, pag. 114). Trascurata dai comici, non dalla critica, come s’è visto. Notevole anche un cenno di Ferdinando Martini, il quale lodandone il primo atto si chiede se protasi fu mai più sollecita, più svelta, più completa (C. G. Conferenza di F. M., in Vita italiana nel 700, pag. 229).

E. M.


Questa commedia fu stampata la prima volta l’anno 1752, nel t. III dell’ed. Bettinelli di Venezia, tra il Cavaliere e la Dama e l’Avvocato Veneziano: il qual posto, assegnato dall’autore, conserva qui pure. Fu ristampata a Bologna (Pisarri, III. ’53), a Firenze dal Paperini (t. IV, ’53), a Pesaro (Gavelli, IV, ’53), a Torino (Fantino-Olzati, V, ’56 e Guibert-Orgeas, VII, ’73), a Venezia dal Pasquali (t. VII, ’65?) dal Savioli (t. II, ’70) dallo Zatta (cl. 2.a, t. VIII, ’91), a Livorno (Masi), a Lucca (Bonsignori) e altrove nel Settecento. Si citano due recenti edizioni con note, per le scuole, la prima di Emma Boghen Conigliani (Torino, Paravia, 1902), la seconda di Ambrogio Mondino (Livorno, Giusti, 1903). — La presente ristampa fu compiuta principalmente sul testo del Pasquali, ma reca in nota le forme varianti e in Appendice le scene delle edd. Bettinelli e Paperini che furono modificate. Ridurre a perfetta unità la grafia del dialetto veneziano non parve opportuno, per non togliere inutilmente un dei caratteri pur singolare del Goldoni e del tempo. Le note a piè di pagina segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo, quelle con cifra al compilatore. La data della recita, ch’è nell’intestazione, si legge soltanto nell’ed. Paperini, mentre le edd. Pasquali e Zatta recano, meno esattamente, il carn. 1750.