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da Balestra nella sc. 2. a dell’A. II; poichè è da sospettare che Goldoni rileggesse Cicognini anche dopo l’infanzia. Peccato manchi per sempre a Eleonora la dolcissima interprete, Teodora Medebach. - Del resto il quadro di costumi del Cavaliere e la Dama si deve ritenere sincero, quale appariva all’autore: mai e mai il Goldoni avrebbe voluto assalire e offendere questa o quella classe della società, incline com’era per natura a scorgere dappertutto serenamente il bene ed il male, e dappertutto contando fide amicizie, ammirazioni ed affetti.

G. O.


Questa commedia fu stampata la prima volta nel 1752 a Venezia, dall’ed. Bettinelli (t. III) e poi a Bologna (Pisani, III, ’52 e Corciolani, III, ’53); uscì a Firenze l’anno 1753, nell’ed. Paperini (t. II) e quindi a Pesaro (Gavelli, II, ’53) e Torino (Fantino-Olzati, II, ’56). La impressero di nuovo a Venezia il Pasquali (t. II, 1762), il Savioli (IX, '71), lo Zatta (cl. I.a, t. III, 1789), il Garbo (III, ’94); a Torino Guibert e Orgeas (II, ’72), a Livorno il Masi (IV, ’88), a Lucca il Bonsignori (II, '88) e altri ancora nel Settecento. - La presente ristampa fu condotta principalmente sul testo dell’ed. Pasquali, ma reca in nota le forme varianti e in Appendice le scene dell’ed. Bettinelli che furono modificate.

Della marchesa Paola Visconti-Arese-Litta di Milano, a cui è dedicata la commedia, si sa come fosse amante del teatro e proteggesse gli artisti: v. A. G. Spinelli, in num. unico del Teatro Manzoni, Pel 2.o centenario della nascita di C. G., Mil., 1907, p. 27.