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262 | ATTO TERZO |
SCENA V.
Colombina, che esce dalla camera di Donna Eleonora e chiude l’uscio, e dette.
Virginia. Colombina, che fa la tua padrona?
Colombina. Sta meglio, sta meglio.
Claudia. Che fa che non esce di quella camera?
Colombina1. Aspetta don Rodrigo. L’ha mandato a chiamare.
Claudia. Vuol ella bene a don Rodrigo?
Colombina. Uh! è innamorata morta.
Claudia. Ed egli come si porta verso di lei?
Colombina. Tutto il giorno è qui.
Virginia. Se non fosse stata assistita da lui, come avrebbe fatto a vivere?
Claudia. Si sa, egli l’ha mantenuta del tutto.
Colombina. No, no, v’ingannate. Sinora non ha speso un soldo.
Virginia. Chi le paga la pigione di casa?
Colombina. Ha venduto un abito per dar venti scudi al signor Anselmo, ed egli per compassione non li ha voluti.
Virginia. Ed il rinfresco2 chi l’ha mandato?
Claudia. Oh, si sa, don Rodrigo.
Colombina. No davvero. È stato il signor Anselmo3.
Claudia. Che! è innamorato il signor Anselmo della tua padrona?
Colombina. Oh pensate! è un uomo di buon cuore, fa volentieri servigio a tutti.
Claudia. Dunque don Rodrigo non ispende?
Colombina. Niente affatto.
Claudia. E come si diverte colla tua padrona?
Colombina. Pare una marmotta. Stanno a sedere lontani, che
- ↑ Così nelle edd. Bett. e Sav.: «Col. Zitto, si dà un poco di rossetto. Claud. Ve l’ho detto io? Virg. Ma perchè si belletta? Col. Oh, sempre, sempre. Claud. E vi era bisogno che per farsi vedere da noi stamattina, si desse il rossetto? Col. Oh, non lo fa mica per voi. Virg. E dunque per chi? Col. Aspetta D. Rodrigo. Claud. Vuol ella bene ecc.»
- ↑ Bett. e Sav.: di ieri sera.
- ↑ Segue nelle edd. Bell, e Sav.: «Virg. E i candellieri? Claud. Quelli li ho conosciuti. Erano di D. Rodrigo. Col. Eppure v’ingannate, sono del signor Anselmo. Claud. Che! è innamorato ecc.»