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IL CAVALIERE E LA DAMA 255


ch’io resterò qui con donna Eleonora, se donna Claudia l’accorda.

Claudia. Sì, sì, restiamo pure. (Ho curiosità di vedere come termina l’istoriella di don Rodrigo). (da sè)

Virginia. (Noi altre donne qualche volta parliamo con troppa facilità, ma siamo poi di buon cuore). (da sè, parte)

Claudia. Don Alonso, volete venire ancor voi a consolare donna Eleonora?

Alonso. Io, signora, se mi tentate, vi parlerò più chiaro di don Rodrigo.

Claudia. Segno che avete più premura di lui.

Alonso. Orsù, io vado a ritrovare il medico.

Claudia. Sì, andate, e se volete ritrovare un buon medico per donna Eleonora, conducetele un bel marito. (parte)

Filiberto. Che bella cosa sarebbe, se si trovasse un medico che sapesse curare l’infermità della maldicenza! (parte)

Alonso. Questa in molti è un’infermità irremediabile. Lo fanno per costume, e non ne possono fare a meno. Però la mormorazione e la critica è un pane che si rende, e quello che noi diciamo degli altri, probabilmente verrà anche detto di noi. (parte)

Fine dell’Atto Secondo.