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L'AUTORE
A CHI LEGGE.
Quantunque sieno due famiglie che agiscono in questa comica Rappresentazione, quella cioè di Pancrazio e quella di Geronio, l’azione principale si rapporta al primo, ed è quegli a cui ho appropriato il titolo della Commedia. Egli lo merita per la sua condotta, per la sua giustizia e per la sua prudenza; e può servire d’esempio nelle circostanze più difficili delle famiglie. Egli ha una moglie, il cui carattere è di mala tempra, ma che pur troppo ha degli esempi viventi. Ella predilige un secondo genito al primo, e non ha rimorso a tutto sagrificare alla sua passione. Voglia il Cielo che qualche madre che ne ha di bisogno, si specchi nel suo ritratto, ed arrossisca e si corregga.
Ottavio non è carattere certamente ideale. È uno di que’ cattivi Precettori, pericolosi, che accoppiano la villania all’impostura e che rovinano la Gioventù. Io ne ho conosciuto il prototipo e l’ho mascherato per onestà. Come pure mi sembra non essermi scostato dal vero, facendo rilevare nelle due figliuole di Geronio che sia preferibile una buona educazione domestica a quella di una Casa di Pensionario; e Rosaura farà arrossire qualche modestina affettata, come Eleonora potrà consolare le figliuole di buon carattere.
Trasportando ora questa Commedia nella nuova edizione1, le
- ↑ Intendi l’ed. Pasquali (t. VII, 1765?), dove il Padre di f. subì moltissimi tagli, come si vede nell’Appendice.