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Florindo. Oh, a proposito del signor maestro. Arricordatevi che quando siete mia moglie, non lo voglio per casa.
Rosaura. Perchè? Poverino!
Florindo. Il perchè lo so io. A rivederci.
Beatrice. Sì, bisogna contentarlo. È avvezzo a temere la voce del maestro; quando sarà ammogliato, non lo vorrà per i piedi.
Rosaura. Io sarò sempre una moglie obbediente.
Beatrice. Brava; farete bene. Anche vostro marito sarà buono e discreto con voi. Dice il proverbio: La buona moglie fa buono il marito. (parte)
Rosaura. Che dirà Ottavio di me? Gli aveva data qualche speranza di prenderlo per marito, ma questo è giovane e ricco. La signora zia mi ha insegnato che non si mantiene la parola a costo del suo pregiudizio; e che quando capita una buona fortuna, non bisogna lasciarsela fuggir dalle mani.
Fine dell’Atto Secondo.