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LA VEDOVA SCALTRA | 371 |
SCENA XX.
Camera di Rosaura accomodata per la conversazione, con tavolini, e sedie, e vari lumi.
Eleonora e Marionette.
Marionette. Che ne dite, eh? Il signor Pantalone come sfoggia a cera? Tutto fa per voi.
Eleonora. Eppure io, avendoci meglio pensato, non lo voglio assolutamente.
Marionette. Ditemi, come vi è piaciuto il Francese?
Eleonora. Ti dirò la verità. Il suo volto mi piace, il suo brio mi va a genio, la sua disinvoltura mi rapisce, ma non mi fido delle sue parole.
Marionette. Perchè?
Eleonora. Perchè fa troppo l’innamorato a prima vista, e dice cose che non sono da credere.
Marionette. Ma ai fatti credereste?
Eleonora. Quel che è di fatto, non si può non credere.
Marionette. Dunque se vi desse la mano di sposo, non vi sarebbe che dire.
Eleonora. Ma non lo farà1.
Marionette. E se lo facesse, sareste contenta?
Eleonora. Certo che sarei contenta; è un uomo assai ben fatto.
Marionette. Che mi date di mancia, se vi fo avere questa fortuna?
Eleonora. Senti, un buon regalo davvero.
Marionette. Ma promettere e attendere non sono amici, è egli vero?
Eleonora. Anzi attenderò più di quel che prometto.
Marionette. Orsù, lasciate fare a me, che spero sarete contenta.
Eleonora. E mia sorella che dirà? So pure ch’ella ancora vi pretendeva.
Marionette. Ella ne ha quattro da scegliere; ma per quello che io vedo, questo non è il suo più caro.
- ↑ Bett., Pap., Sav. ecc.: farebbe.