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LA VEDOVA SCALTRA 355

Marionette. Volete vedere mademoiselle Eleonora?

Monsieur. Volesse il cielo ch’io avessi questa fortuna.

Marionette. Ora la faccio venir alla finestra.

SCENA VII.

Monsieur le Blau, poi Eleonora alla finestra.

Monsieur. L’attenderò con impazienza1... Ma D. Alvaro mi aspetta al duello... E che? Dovrei lasciar di veder una bella donna per battermi con un pazzo?2 (Eleonora viene alla finestra) Ma ecco il nuovo sole che spunta dall’oriente di quel balcone. È bella molto. Bella quanto Rosaura. Merita non inferiore la stima. Mademoiselle, non isdegnate che un cuore sorpreso dalla vostra bellezza vi consacri tutte le sue adorazioni.

Eleonora. Signore, io non ho l’onor di conoscervi.

Monsieur. Sono un vostro fedelissimo amante.

Eleonora. Amante di quanto tempo?

Monsieur. Dal momento in cui ora vi vidi.

Eleonora. E così presto v’innamorate?

Monsieur. La bellezza ha la virtù d’obbligar il cuore ad amarla.

Eleonora. Mi pare che vi vogliate prendere spasso di me.

Monsieur. Vi giuro sul carattere di vero francese, che v’amo con tutta la tenerezza.

Eleonora. Ed io con vostra buona3 grazia non vi credo.

Monsieur. Se non mi credete, mi vedrete morire sotto la vostra finestra.

Eleonora. Bellissime espressioni da Calloandro4.

Monsieur. Voi deridete la mia passione, ed io piango amaramente per voi. (finge di piangere)

Eleonora. Sapete anche piangere? Vi stimo infinitamente.

  1. Bettin.: con pazienza.
  2. Bett., Pap., Sav. ecc. aggiungono: La scuola moderna non insegna simili scioccherie.
  3. Nelle edd. Pasq. e Zatta si legge solo: con vostra.
  4. Bett., Pap., Sav. ecc.: di Calloandro. Su questo eroe del famoso romanzo dì Gio. Ambrogio Marini (Calloandro sconosciuto o fedele, 1640-41) v. Ad. Albertazzi, Rom.ri e rom.i del Cinq. e del Seic, Bologna, 1891.