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LA VEDOVA SCALTRA 329


voglia. Io non son vecchia, e dei mariti ne ho avuti tre, ma se dovessi rimaritarmi, lo vorrei giovinotto di primo pelo.

Eleonora. Certamente, se lo trovassi, anch’io non direi di no.

Marionette. Per voi che siete una giovane di buon garbo, disinvolta e di spirito, vi vorrebbe per l’appunto un Francese.

Eleonora. Trovarlo un Francese, che mi volesse.

Marionette. Eh, quando non volete altro, ve lo troverò io.

Eleonora. Ma oltre l’esser giovine, lo vorrei bello e ricco.

Marionette. Di questi non ne mancano in Francia.

Eleonora. Dovrò io andare in Francia a maritarmi?

Marionette. No, mia signora, in Venezia ne capitan tutto dì. Ce ne sarebbe uno a proposito, il quale mostra essere inclinato per vostra sorella, ed essa pare che poco gli corrisponda. Potrebbe darsi che si dichiarasse per voi.

Eleonora. Se ama mia sorella, non si curerà di me.

Marionette. Eh, facilmente poi questi Parigini si cambiano. Con due sospiri lo fate cader in terra.

Eleonora. Tu me lo dipingi per incostante.

Marionette. Che importa a voi? Quando siete maritata, vi basta.

Eleonora. E l’amor del marito?

Marionette. Oh, ne sapete poco. Parliamo d’altro. Lo volete vedere questo Francese?

Eleonora. Lo vedrò volentieri.

Marionette. Lasciate condurre l’affare a me. Già vostra sorella è perduta per il geloso e non fa stima di verun altro: peggio per lei. Sarà la vostra fortuna. Un Francese! Oh che matrimonio felice!

Eleonora. Ma la parola che ho dato a mio padre di sposar il signor Pantalone?

Marionette. Ditegli che avete cambiata opinione.

Eleonora. Mi chiamerà volubile.

Marionette. Scusatevi con dir: son donna.

Eleonora. Mi sgriderà.

Marionette. Lasciatelo dire.

Eleonora. Minaccerà.