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LA VEDOVA SCALTRA | 309 |
Pantalone. La se comoda.
Monsieur. Ella è vedova; voi non le comandate.
Pantalone. La dise ben.
Monsieur. Volevo aver a voi quest’obbligazione.
Pantalone. No m’importa gnente.
Monsieur. Un altro si pregerebbe di potermi usare una tal finezza.
Pantalone. E mi son tutto el contrario.
Monsieur. Non è galantuomo chi non sa servire all’amico.
Pantalone. In te le cosse lecite e oneste.
Monsieur. Io sono un onest’uomo.
Pantalone. Lo credo.
Monsieur. Volete una dozzina di bottiglie? Ve le manderò.
Pantalone. Me maraveggio dei fatti vostri. No gh’ho bisogno delle vostre bottiglie, che in ti liquori ve posso sofegar1 vu e cinquanta della vostra sorte. Ste esibizion le se ghe fa ai omeni de altro carattere, no a Pantalon dei Bisognosi2. M’avè inteso. Ve serva de regola; per vu in casa3 no ghe xe ne Cipro, ne Candia. (parte)
SCENA XIV.
Monsieur le Blau, poi Marionette.
Monsieur. Ah, ah, ah. Costui mi fa rider di cuore. È un buon uomo, ma è troppo italiano. Ma che m’importa s’ei non mi vuole introdurre? Che bisogno ho io di questo mezzo? Non ho franchezza bastante per battere e farmi aprire?4 O di casa. (batte)
Marionette. Chi batte? (venendo alla finestra)
Monsieur. Vi è madama... oh! Marionette!
Marionette. Monsieur le Blau!