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234 | ATTO SECONDO |
Brighella. No so che motivo l’abbia de parlar con mi co sti sentimenti, nè de darme sti titoli e sti rimproveri. Son servitor de casa, servo tutti con fedeltà, e in quarant’anni che servo el sior Pantalon, non ho mai avù da lu una parola storta; mi a ela ghe porto tutto el respetto, ma non posso soffrir de sentirme caricar di titoli che no merito, e esser messo alla berlina senza rason.
Beatrice. Sentite come alza la voce codesto temerario!
Brighella. Anca temerario la me dise? Siora Beatrice, ghe porto respetto perchè la xe mugier del mio patron; da resto, se no considerasse altro che la so nascita, ghe responderia de trionfoa.
Beatrice. Ah petulante, arrogante, sfacciato; non so chi mi tenga, che non ti dia qualche cosa nel viso.
Brighella. La ghe penserà ben a farlo, perchè pò, sala, no varderò de precipitarme.
SCENA X.
Pantalone e detti. Florindo e Rosaura di quando
in quando si fanno veder dietro la portiera.
Pantalone. Coss’è? Coss’è stà? Cossa xe sto sussuro?
Beatrice. Ecco lì, il vostro dilettissimo servitore, la vostra spia, il vostro mezzano, alza la voce e alza le mani, e mi perde il rispetto; ed io ho da soffrire quest’oltraggio? E voi comportate che un servitoraccio maltratti vostra moglie? Oh cielo, a che stato sono ridotta! piange)
Brighella. L’amigo l’è... (sotto voce a Pantalone, che non gli bada)
Pantalone. Come! Brighella ha abuo tanto ardir de perder el respetto a mia mugier? Un servitor ha la temeritae de cambiar1 parole colla so patrona?
Brighella. Ma bisogna che la sappia...
- ↑ Responder de trionfo. Alludesi al gioco denominato Trionfo, vuol dire rispondere nella stessa maniera: dar una carta del medesimo colore.
- ↑ Bettin., Sav. e Zatta: scambiar.