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L’AUTORE
A CHI LEGGE.
Ho letta di volo e ho corretta all’ingrosso la terza (Commedia), che destinata abbiamo alla stampa. Ve la rimando, perchè non manchi materia al torchio; e vi prego, circa all’ortografia, facciate che il correttore supplisca.
Dal principio del Carnovale passato io non ho più Veduto rappresentare l’Uomo Prudente, e nè tampoco ho avuto tempo di leggerlo; onde, ripassandolo ora alla meglio, mi ha fatto specie, come se cosa nuova e non mia fosse effettivamente. Mi son consolato delle cose che mi pajono buone, ne ho scoperte delle cattive, e ho deciso dentro di me medesimo, che quando ho scritta la presente Commedia, non avevo ancora spogliata affatto la fantasia di tutti i pregiudizi del Teatro corrotto, e che mi compiacevo tuttavia del sorprendente e di una estraordinaria virtù.
In quel tempo fece la sua gran comparsa l’Uomo Prudente, a fronte del cattivo Teatro. Non so se in oggi avrà la stessa fortuna a fronte delle Commedie mie posteriori, le quali hanno in loro più natura, più verità, miglior condotta e stile migliore. Qualunque sia per essere l’evento di tal confronto, sarà forse male per la