Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
I DUE GEMELLI VENEZIANI | 181 |
Lelio. E verrò anch’io colla mia diva.
Dottore. Vengano tutti, che saranno testimoni nelle scritture che s’hanno a fare. (Questo è quello che mi preme). (da sè)
Tonino. Co l’eredità de mio fradello giusterò el Criminal1 de Venezia, e me tornerò a metter in piè. Se el podesse resussitar, lo faria volentiera, ma za che l’è morto, anderò in Val Brambana a sunar2 quelle quattro fregole3. Ringrazierò la fortuna che m’ha fatto trovar la sorella e la sposa, e colla morte de quel povero desgrazià sarà messi in chiaro tutti i equivochi, nati in t’un zorno, tra i do Veneziani Zemelli.
Fine della Commedia.