Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
I DUE GEMELLI VENEZIANI | 145 |
Lelio. Uniamoci nella vendetta.
Florindo. Andiamo a meditarla.
Lelio. La vivacità del mio spirito partorirà qualche magnanima idea.
Florindo. Andiamo ad attaccarlo colla spada alla mano.
Lelio. No, scarichiamogli una pistola nel dorso.
Florindo. Questo saria tradimento.
Lelio. «Vincasi per virtute o per inganno.
«Il vincer sempre fu lodevol cosa. (parte)
Florindo. Bell’eroismo del signor Lelio! Orsù, meglio è ch’io tenti solo le mie vendette. O sarà mia Beatrice, o passerà Tonino per la punta di questa spada. (parte)
Fine dell’Atto secondo.