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538 ATTO PRIMO


Smeraldina. (Oh bella1 cosa! Propriamente anch’io me ne struggo di voglia). (da sè

Pantalone. Vualtri sarè testimoni de sta promission, seguida tra Clarice mia fia e el sior Silvio, fio degnissimo2 del nostro sior Dottor Lombardi. (a Brighella ed al servitore

Brighella. Sior sì, sior compare, e la ringrazio de sto onor che la se degna farme. (a Pantalone

Pantalone. Vedeu? Mi son sta compare alle vostre nozze e vu sè testimonio alle nozze de mia fia. Non ho volesto chiamar compari, invidar parenti, perchè anca sior Dottor el xe del mio temperamento; ne piase far le cosse senza strepito, senza grandezze. Magneremo insieme, se goderemo tra de nu, e nissun ne disturberà. Cossa diseu, putti, faremio pulito? (a Clarice e Silvio

Silvio. Io non desidero altro che essere vicino alla mia cara sposa.

Smeraldina. (Certo che questa è la migliore vivanda). (da sè

Dottore. Mio figlio non è amante della vanità. Egli è un giovane di buon cuore. Ama la vostra figliuola e non pensa ad altro.

Pantalone. Bisogna dir veramente che sto matrimonio el sia stà destinà dal cielo, perchè se a Turin no moriva sior Federigo Rasponi, mio corrispondente, savè che mia fia ghe l’aveva promessa a elo e no la podeva toccar al mio caro sior zenero. (verso Silvio

Silvio. Certamente io posso dire di essere fortunato. Non so se dirà così la signora Clarice.

Clarice. Caro Silvio, mi fate torto. Sapete pur se vi amo; per obbedire il signor padre avrei sposato quel Torinese3, ma il mio cuore è sempre stato per voi.

Dottore. Eppur è vero; il cielo quando ha decretato una cosa, la fa nascere per vie non prevedute. Come è succeduta la morte di Federigo Rasponi? (a Pantalone

Pantalone. Poverazzo! L’è sta mazzà de notte per causa de


  1. Paperini e Bettinelli: Oh la bella ecc.
  2. Paper. e Bettin.: fio degnissimo qua del ecc.
  3. Nelle edd. Paperini e Bettinelli sempre Turinese.