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490 | ATTO TERZO |
stituenda sponsalia, lege quarta, digestis de sponsalibus; ergo Tizio deve sposar Lucrezia.
Florindo. Sufficit nudus consensus ad constituenda sponsalia, distinguo: ad constituenda sponsalia de futuro, concedo; ad constituenda sponsalia de prasenti, nego.
Rosaura. Contra distinctionem: Nihil interest sive in scripti, sive sine scriptura, modo de consensu viri ac fœminae constet, lege in sponsalibus, digestis de sponsalibus; ergo Tizio deve sposar Lucrezia.
Florindo. Nihil interest sive in scriptis, sive sine scriptura, modo de consensu viri et fceminæ constet, distinguo maiorem: ad constituenda sponsalia, concedo; ad formandum matrimonium, nego.
Rosaura. Ex concessis: La promissione verbale obbliga Tizio agli sponsali di Lucrezia: Sed sic est, che sponsa de præsenti dicitur uxor: ergo Lucretia dicitur uxor; ergo Tizio deve sposar Lucrezia.
Florindo. (Mi sono illaqueato). (da sè) La promissione verbale obbliga Tizio agli sponsali di Lucrezia, distinguo maiorem: agli sponsali de futuro, concedo; agli sponsali de præsenti, nego: sed sic est, che sponsa de præsenti dicitur uxor, concedo minorem; ergo Lucrezia dicitur uxor, nego consequentiam.
Rosaura. Contra distinctionem maioris probo consequentiam: la promissione verbale promiscua fra l’uomo, e la donna obbliga de præsenti; sed sic est, che fra Tizio e Lucrezia vi fu la promissione promiscua: ergo Tizio deve sposar Lucrezia.
Florindo. (Non so più che rispondere). (da sè) La promissione verbale promiscua obbliga de præsenti....
Dottore. (s’alza) Fermatevi, basta così; ho io compreso dove tende l’argomentazione di questa sapientissima ed accortissima donna. È vero: un uomo d’onore deve mantenere quel che ha promesso, e particolarmente in materia di matrimonio. Rosaura, v’ho inteso: la vostra tesi legale mi servirebbe di un rimprovero, se non avessi intenzione di mantenere quello che a voi ho promesso; anzi per maggiormente assicurarvi di una tal verità,