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LA DONNA DI GARBO 455

ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Beatrice e Lelio.

Lelio. Ah, signora, voi mi sembrate una Venere.

Beatrice. Anzi voi un bellissimo Adone.

Lelio. Se qualche cosa evvi nel volto mio di pregiabile, sarà un effetto del riverbero de’ vostri sguardi.

Beatrice. Eh no, signore, la vostra è una originale bellezza1.

Lelio. Veramente siccome preziosa voi siete, tutto è prezioso ciò che da voi dipende.

Beatrice. Spiegatevi, non v’intendo.

Lelio. Sino la vostra cameriera partecipa delle peregrine adorabili qualità vostre2.

  1. Segue nell’ed. Bettinelli: «Lel (Vo’ingelosirla). (da sè) Beatr. (vo’ divertirmi). (da sè)».
  2. Bettin. aggiunge: «Beatr. (Rosaura ha fatta la parte sua). (da sè) Leil. (S’ingelosisce senz’altro). (da sè)».