Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1907, I.djvu/46

16

Chiozza, si diede colà all’esercizio della medica sua professione, incontrò nel genio di quella buona nazione e si stabilì.

Aveva egli per altro lo spirito ambulatorio, che in me trasfuse, e volontà gli venne di andare a Modena, col pretesto di rivedere i proprj interessi, sendo originario di quel Paese, e possedendo colà degli effetti. Trovò del danaro ammassato, se ne prevalse per fare un viaggio, e giunse, non so per quale strada, a Pavia. Diede all’Oste il suo nome, come suol darsi da chi alberga la notte nelle Città. Fu portata la consegna de’ Forestieri al Governatore, che ha titolo in quel paese di Podestà, ed era questi per avventura il Marchese Goldoni, Cavaliere Cremonese, Amplissimo Senator di Milano.

Leggendo il Podestà fra i nomi de’ Forestieri quel di Giulio Goldoni, volontà gli venne di vederlo e conoscerlo, e sentendo ch’era un Dottore, gli mandò una gentile ambasciata. Andò mio Padre a Palazzo; si diede a conoscere per quel galant’uomo che egli era, e con quello spirito che a lui non mancava, guadagnò l’animo del Cavaliere. Lo guadagnò a tal segno che interrogatolo, se aveva Figliuoli maschi, e sentendo che era provveduto di due, gli esibì di collocar il maggiore in uno di que’ Collegi, e segnatamente nel Collegio Ghisleri, detto volgarmente del Papa, perchè instituito fu da Pio Quinto. L’esibizione poco, è vero, costava al Signor Marchese, ma la sua protezione molto potea giovarmi ed avrebbe fatta la mia fortuna, se avessi saputo io prevalermene, e non mi avesse precipitato una ragazzata, di cui mi riserbo altrove parlare, senza risparmiarmi quel rossore e quei giusti rimproveri, che sono dovuti alla mia giovanile condotta.

Partì dunque mio Padre di là contento, destinando me a quel Collegio, come suo primogenito, allora quando avessi l’età per entrarvi, mancante ancor di due anni. Dicea fra sè giubilante1: Frattanto il mio caro Figlio terminerà con profitto in Rimini lo studio della Filosofia. Non vedea l’ora di giungere a Chiozza per partecipare alla Moglie questa buona ventura, ma qual fu mai la di lui sorpresa, allora quando colà tornato, trovò il suo Filosofo,

innanzi

  1. Nel testo: giubbilante - Ed.