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A SUA ECCELLENZA

IL SIGNOR

PIETRO PRIULI

PATRIZIO VENETO.


C

OL mezzo del mio amorosissimo Padrone e Protettore, l’Ecc.mo Sign. Conte Lodovico Widiman, ebbi la fortuna di conoscere l’E. V., e di consacrarle l’umilissima mia servitù; e l’amicizia, ch’ella ha per il Cavaliere accennato, fe sì ch’ella mi onorasse della sua validissima protezione. Vostra Eccell. me l’ha aumentata in progresso di tempo pel genio Comico, che forma il di Lei più gradevole divertimento, ond’io valendomi opportunamente di tanta grazia, scrivo il nome di Vostra Eccell. fra quelli dei Protettori delle opere mie, una di queste specialmente a Lei dedicando, per rendere vieppiù onorata la mia edizione. Vano sarebbe, che io volessi dar la ragione al pubblico del lustro, che da un sì gran nome le mie Commedie ricevono, sendo l’antichissimo di Lei Casato sì noto al Mondo, che torto farei a tutti quelli che leggono, se annoverar volessi le glorie sue in tutti i secoli contraddistinte: chi non rammenta i Dogi, i Senatori, i Procuratori, i Generali, gli Ambasciatori di sì gran Casa? Chi è che non sappia le dignità Ecclesiastiche, Prelatizie, e le persone Cardinalizie, di cui furono in varj tempi i Priuli adomati? A chi note non sono le parentele illustri di così grande Famiglia, e chi non parla degli sapienti uomini, ch’Ella ha prodotto, e chi non loda presentemente quelli che vivono? Se tutto questo si sa, che poss’io aggiungere in onor vostro? qual novella ragione potrei addurre per maggiormente gloriarmi della Vostra invidiabile


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