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entrare il Tenente mio fratello, e me medesimo col titolo di Dottore e futuro Auditore del Reggimento. Tutta questa leggenda era per anche stampata in termini somiglianti nella Prefazione di detta Commedia fino dalla sua prima edizione; ma non ho creduto poterlo omettere a questo passo della mia vita, perchè interessante colla continuazione di essa; e perchè n’è da ciò derivato non indifferente cambiamento del mio stato e della mia fotruna.
Il bravo Signor Colonnello colle sue lettere, colle sue patenti e co’ suoi sigilli occupa il Frontispizio di questo Tomo. La Fraude e l’Ingratitudine, che sostengono il Cartello, lo accompagnano degnamente; ed il motto latino: Cum relego, scripsisse pudet etc. spiega la vergogna, ch’io provo anche al giorno d’oggi rileggendo la confession della mia stolidezza. Un Poeta Comico lasciarsi gabbare da un Impostore! Cent’altri sono caduti nella medesima rete; ma io doveva cadervi meno degli altri. Io che avea dipinto un Ludro imbroglione nel Momolo Cortesan, un Trappola nel Prodigo, un Marcone scroccone di Piazza nella Bancarotta, mi sono lasciato gabbare, soverchiare, scroccare da un Frappatore! Meriterebbe costui, ch’io pubblicassi il nome e la Patria sua per eternare la sua vergogna; ma non l’ho fatto, e non voglio farlo per rispetto de’ suoi onorati Concittadini.
Venne costui a rovinarmi in tempo ch’io avea contratto de’ debiti per la mia sussistenza; e me li fece considerabilmente aumentare. Mi mancò nello stesso tempo la miglior parte delle mie entrate di Modona, consistenti in luoghi di monte, i quali per cagion della guerra non pagavano i frutti. Perdetti sino il picciolo emolumento del Teatro di San Giovanni Crisostomo; poichè S. E. Grimani l’avea ceduto per qualche tempo a quattro Nobili, Patrizi Veneti, uno de’ quali per naturale temperamento trattommi si grossamente, che fui in necessità di rinunziare la direzione per non compromettere la mia Carica e la mia persona. Di più, un Signor Genovese venne a rifugiarsi in casa mia sotto l’arme del suo Paese, per sottrarsi da’ creditori, e mi fece alterare l’economia dell’ordinario mio trattamento, ed ajutò a sconcertarmi. Disperato in fine di poter ottenere gli appuntamenti ch’io domandava, presi il partito di
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