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perchè da essa ho cominciato il nuovo genere di Commedie intrapreso.
Tutti i Personaggi che la compongono, hanno un carattere originale; e la Colombina, che cercava d’imitarli e di uniformarsi.... Ma perchè dico io la Colombina, se nella Commedia stampata la Donna di garbo è Rosaura? Eccone la ragione. Terminata di scrivere la mia Commedia in Venezia, la lessi ai Comici, e tutti ne furono incantati. La Servetta, che recitava col nome di Colombina, era gloriosa della sua parte; ma le altre Donne che la riguardavano con gelosia, e specialmente la Prima: sostenevano1 che non era parte per una Serva; che dovevasi darla alla prima Donna; ch’io avea mancato alle regole; e che solamente per compiacermi avrebbe sofferto che la Baccherini la recitasse; ma tirarono tanto innanzi, che arrivò la fine del Carnovale senza rappresentarla. Andò a Genova la Compagnia per la Primavera seguente; quindici giorni dopo la Baccherini morì; la Bastona s’impossessò della Donna di garbo, ed ebbe la soddisfazione di recitarla e di riscuoterne infiniti applausi. Io però non la vidi rappresentare, poichè partii l’anno stesso, come dirò fra poco; e la prima volta che mi accadde vederla fu a Livorno, quattro anni dopo, dalla brava eccellente Rosaura, moglie del Medebac, di cui avrò lunga occasion di parlare, essendo lui quegli che mi ha fatto riprendere il gusto delle Commedie, e col di cui mezzo sono ritornato alla Patria.
Prima ch’io passi a discorrere di quelle triste ragioni, che mi hanno obbligato in quell’anno ad abbandonare Venezia, l’occasione di nominare quest’onorato Comico, con cui ho vissuto parecchi anni, mi eccita a dire come l’ho conosciuto in Venezia in quei medesimi tempi, de’ quali ora ragiono.
Erano già tre anni, che portavasi in Venezia regolarmente in tempo di Carnovale Gasparo Raffi Romano, Capo de’ Ballerini di corda, colla sua Compagnia, ch’era una delle più famose in tal genere. Eravi la bravissima Rosalia sua Cognata, Moglie in allora di un Saltatore Tedesco, e passata ad esserlo in secondi voti di Cesare Darbes, celebre Pantalone, di cui molto avrò ancor da
parlare |
- ↑ Nel testo: sosteneva. - Ed.