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Padre di Griselda, ch’era nata fra boschi: un buon Vecchio, tenero, prudente, discreto, che non insuperbisce veggendo la figliuola sul trono, e non si rattrista reggendola ricadere nell’antica sua povertà, e prende parte soltanto all’offesa dell’onore e dell’innocenza. Questo Vecchio piacque infinitamente, e tutta la Tragedia ha piaciuto, ed il Pubblico rese a me questi onori, che dovevansi in parte all’Autor primiero.

Per contentare gli Attori degl’Intermezzi, ne ho composto uno in due parti ed uno in tre, e terminata la piazza di Padova, cioè le recite della Primavera, la Compagnia passò a Udine per trattenervisi tutto1 l’Estate. Io mi vi resi egualmente, attirato da più motivi, di cui non era l’ultimo la Ferramonti. Desiderava altresì di riveder quel Paese, dove vissuto aveva parecchi mesi, dove avea molti amici e dove mi lusingava di rivedere (per semplice curiosità) qualche oggetto delle prime mie tenerezze.

La Compagnia fu accolta da que’ buoni Friulesi con giubilo e con acclamazioni: poichè non erano soliti di avere colà Compagnie di Comici sì complete; e fu un accidente estraordinario che questa, mancando in quell’anno di migliori piazze, si riducesse a quelle di Padova e di Udine. Non ne fu però malcontenta; poichè fra l’utile del Teatro, ed i regali che faceano di quando in quando quei Cittadini liberali e cortesi, partirono i Comici di là soddisfatti. Io fui accolto amorosamente. Le opere mie piacquero in generale, e dicevano che il Compositor de’ Predicatori era ancora miglior Compositore de’ Comici. Passai un giorno per quella strada, ed osservai quella casa, dove fui sorpreso di notte dalla Madre accorta di una Fanciulla imprudente. Non vidi persona alcuna, m’informai ad un bottegaio vicino, e seppi che la Madre era morta, e che la figlia erasi maritata. Due giorni dopo la incontrai per la strada; la salutai, mi riconobbe, mi fece accoglienza, m’insegnò la sua abitazione, e andai a rendere i miei doveri.

Ma ritorniamo in carriera e parliamo del mio esercizio. I Comici, la prima sera che si presentano sopra un Teatro per loro nuovo,

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  1. Correggi: tutta. - Ed.