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sontuoso pranzo: Compare, gli disse, per Dio, se farè cusì, co sarè vecchio, no ghavarè un pero da cavarve la sé.
Troppi erano gli amici ed i compari del Vecchia, perchè tu possa. Lettor carissimo, indovinare la persona, a cui era diretta l’apostrofe.
Poteva dunque esser anch’io nel numero di quegli Avvocati, che quantunque celebri e fortunati, non hanno il pero in vecchiaja, e poteva anch’essere di quegl’infelici, che ne penuriano in gioventù, onde, com’era incerto il destino che mi attendeva al foro, così non posso dolermi di una perdita ch’io non conosco. Il Teatro all’incontro non mi ha dato, è vero, grandi fortune, ma ho sempre vissuto bene, ho veduto molti Paesi, ho fatto degli amici per tutto, ed ho il piacere di essere conosciuto assai di lontano, in tempo che se fossi il primo Avvocato del nostro foro, non mi conoscerebbero appena dieci miglia lontano dal mio Paese. Tutta questa digressione a che serve? Serve per comprovare che un disordine qualche volta produce un bene, e, come dice il proverbio, tutto il male non vien per nuocere: onde non dirò nè infelice, nè fortunata la catastrofe, di cui ho principiato a parlare, e di cui proseguisco il racconto.
Un amore dunque ne fu la causa, ma siccome nella mia giovanezza era io soggetto facilmente ad innamorarmi, e con altrettanta facilità mi disnamorava, ne attribuisco dunque il motivo, piucchè all’amore, all’impegno.
Fin quando vivea mio Padre, ebbi occasione, col mezzo suo, di conoscere una signora, che avea una quindicina di anni più di me, per lo meno, ma che non era stata mai maritata, quantunque da lungo tempo desiderasse di esserlo. Non le mancava nè merito personale, nè beni di fortuna per collocarsi. In età di trentacinque anni, incirca, era fresca, come di quindici, e malgrado la pingue corporatura, ed una fisionomia più virile che feminina, sapea sì ben usare le grazie, e i vezzi della gioventù, che avrebbe potuto nasconder gli anni, se qualche ruga non li avesse manifestati. Bianca come la neve, colorita senza artifizio, occhi neri e vivaci, labbro rubicondo e ridente; il naso solo, un poco troppo elevato nella
sommità |