Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
266 | parte seconda |
feci cercare una vettura. Ne fu trovata casualmente una giunta appunto il giorno precedente, e questa era una berlina, che aveva portato a Nizza la famosa signora Deschamps, scappata dalle carceri di Lione. Mi fu fatta l’istoria di una parte delle sue avventure, ed andai a dormire nella camera ch’erale stata destinata, ma ch’essa rifiutò per motivo di una cimice che aveva veduta nell’entrarvi. Trovai comodissima la vettura preparatami, e fissai il prezzo per Lione a condizione di andare a Marsiglia, e trattenermivi qualche giorno. Siccome il vetturino era di quel Paese, non vi fu difficoltà nelle nostre convenzioni. Insomma partii da Nizza il giorno seguente: attraversai il Varo che separa la Francia dall’Italia, e rinnovai gli addii col mio paese, invocando l’ombra di Molière, perchè felicemente mi guidasse nel suo.