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capitolo xx 201
Sarà contento il padre, sarà contento appieno.

Ecco, alzando la destra, ecco il tremendo effetto...
Mac. Ah, tu crudel, lasciasti ch’ei si ferisse il petto?
Irc. Sì, a quella vista, il seno a intenerir m’intesi,
Ma dal tuo cuore istesso a incrudelir appresi,
Dissi fra me in quel punto: s’io lo sottraggo a morte,
Sposo di me infelice, qual sarà la sua sorte?
Esule, in odio al padre, senza soccorsi e amici,
Meco dovrà vivendo menar giorni infelici.
Pria di penar coll’odio del genitore intorno,
Di lunga etade i danni finiscano in un giorno
Ei mi preceda a morte, lo seguirò fra poco;
Vivremo entrambi uniti per sempre in miglior loco.
Giace colà fra i tronchi il figlio tuo ferito,
E di seguirlo è pronto il mio coraggio ardito.
Mac. Thamas, se spiri ancora, il mio soccorso aspetta,
Vedrai nel sangue mio, vedrai la tua vendetta.
Sulla caduta spoglia, voglio morir... 1
Irc.  Signore, 2
Giunge il figliuolo estinto a impietosirti il core?
Morto lo piangi, e in vita d’odio nutristi il vanto?
Mac. Ah, non credea, che il perderlo mi avesse a costar tanto.
Lasciami andar.
Irc.  Ti arresta; gente pietosa accorse
All’infelice appresso della sua vita in forse.
Mac. Morto non è?
Irc.  No, ancora io palpitar lo vidi;
Ma se ti mira, e trema, col suo timor l’uccidi.
Rustica man coll’erbe lascia, che a vita il renda,
E della cura il fine dal nostro cuor si attenda.
Mac. Deh, al genitore il figlio, pietoso ciel, ridoni!
Irc. Se lo rivedi in vita, signor, di’, gli perdoni?
Mac. Sì, l’amor mio mel chiede.
Irc.  Spera che il ciel pietoso
Ricompensar non lasci quest’amor generoso.
Prendi il duol che provasti, qual pena al tuo rigore;
La gioia inaspettata premio sia dell’amore.
Mac. Che a rivederlo almeno vada tra fronda e fronda.
Irc. Odi, pria di vederlo, ed il tuo cor risponda.
Se gli perdoni, e teco lo guidi alle tue porte,
Che sarà poi di questa sua misera consorte?
Mac. Fa, ch’egli viva, e spera.
Irc.  Sì, Machmut pietoso.
Spero nel cuor d’un padre benefico, amoroso.
Parmi veder fra l’ombre di quelle piante... è desso
Thamas, Thamas, deh vieni al genitore appresso. 3
Eccolo ch’egli vive, il cielo a te il ridona.4
Thamas ritorna in vita; il padre a noi perdona.

A queste voci esce Thamas dal bosco, si getta ai piedi del genitore e Ircana fa l’istesso; Machmut li stringe entrambi al seno, ed

  1. Avviandosi verso la scena.
  2. Arrestandolo.
  3. Chiamandolo.
  4. A Machmut.