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GOGOL

retoriche e logiche non avevano assolutamente alcun rapporto coi tempi, non si applicavano non si ripetevano mai nella vita. Coloro che si erano istruiti non trovavano poi niente a cui applicare le loro cognizioni, anche le meno scolastiche. Gli stessi insegnanti d’allora erano ignoranti piú degli altri, perché erano interamente lontani dall’esperienza del mondo. E inoltre, tutto quell’ordinamento repubblicano del collegio, quella formidabile moltitudine di persone giovani, fiere e sane, tutto questo doveva suggerire loro un’attività interamente estranea alle loro occupazioni di scolari. Qualche volta il cattivo trattamento del collegio, qualche volta i frequenti castighi mediante la fame, e talora molti bisogni che si destano in una fresca, sana e robusta gioventú, tutto questo, messo insieme, faceva nascere in essi quello spirito intraprendente, che poi doveva svilupparsi a Saporog. Il collegio affamato scorrazzava per le vie di Kiev e obbligava tutti a stare in guardia. Le rivendugliole sedute nelle botteghe sempre nascondevano con le proprie mani i pasticcini, le ciambelle e i semi di zucca, con quella stessa cura con cui l’aquila mette al riparo i suoi piccoli, non appena vedevano arrivare un collegiale. Il caposquadra, che avrebbe dovuto, per doveri del suo ufficio, sorvegliare i compa-


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