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GOGOL


E salí alle regioni superne l’anima di Bovdjug, a raccontare ai vecchi da lungo tempo trapassati come sanno battersi nella terra russa, e meglio ancora, come sanno morire in essa per la santa fede.

Balaban, capo-kurjenja, subito dopo cadde giú con fracasso anche lui. Tre ferite mortali l’avevano colto, da una lancia, da una palla e da un pesante squadrone. Egli era uno dei piú prodi cosacchi; molte imprese di mare aveva compiute nel tempo del suo comando, ma la piú gloriosa di tutte fu la sua spedizione sulle rive dell’Anatolia. Lí guadagnarono i cosacchi una grande quantità di zecchini, molti preziosi oggetti turchi, pugnali e armi d’ogni genere; ma patirono guai nel viaggio di ritorno: capitarono sotto il tiro dei cannoni turchi. Quando li colsero dalla caravella, una metà dei canotti cominciarono a girare su se stessi e si capovolsero facendo cadere in acqua piú d’uno; ma le canne legate ai fianchi dei canotti li salvarono dall’essere affondati. Balaban si salvò remando di tutta forza, tenendosi diritto nella direzione del sole, e con ciò rendendosi invisibile alla caravella turca. Tutta la notte poi, con tinozze di bordo e coi cappelli vuotarono l’acqua, ristopparono le falle, da mutande cosacche si tagliarono delle vele, filarono via e sfuggirono all’in-


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