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GOGOL

buono! Il figlio è piccolo, ha fatto un viaggio cosí lungo, è stanco... — quel figlio aveva vent’anni sonati e una statura d’una tesa 1 precisa — ha bisogno di riposarsi adesso e di mangiare qualcosa, e lui gli propone di battersi!

— Oh, ecco! tu sei un piccolo imbrattafogli a quel che vedo — disse Bul’ba. — Non dar retta, figlioletto, a tua madre: è una femminuccia, non capisce nulla. Che razza di delicatezza ci vuole per voi altri? La vostra delicatezza è un campo spianato e un buon cavallo: ecco la vostra delicatezza! La vedete questa sciabola? Questa è la vostra madre! E tutta codesta roba di cui vi riempiono la testa, è tutta spazzatura: e le accademie, e tutti codesti libri, abbeccedari e filosofia, e tutta codesta roba, to’... ci sputo sopra, a codesta roba! — E qui Bul’ba infilò nel discorso una certa parola, che nella stampa non si adopera. — Oh, ecco: per far meglio, in questa stessa settimana vi manderò a Saporog 2. Ecco dov’è la scienza, e che scienza! Là è la scuola per voi; là soltanto acquisterete l’intelligenza.


  1. Sagen, una misura di lunghezza di m. 2,13356.
  2. Nome del campo libero e dello Stato franco che un tempo i cosacchi avevano al di là della rapida del Dnjepr.