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42 NOVELLE UKRAINE

– Alia, Alia1. Dormi o non vuoi venire da me? Temi che ci sorprenda qualcuno o non vuoi raffreddare il tuo visuccio bianco? Non aver paura: non c’è nessuno e fa caldo. Se anche qualche persona ci vedesse io ti nasconderei nella mia svita, ti avvolgerei colla mia cintura e nessuno ti riconoscerebbe. Se anche facesse freddo ti porrei accosto al mio cuore e ti scalderei coi miei baci; poi involgerei ben bene i tuoi piedini bianchi nella mia berretta, anima mia, pesciolino mio, vezzo del mio collo. Affacciati anche per un momento solo, o almeno mostrami la tua manina d’avorio attraverso la finestra... No... tu non dormi, superba ragazza! – proruppe a un tratto con forza, scornato e vergognoso della propria umiliazione; – ma perdio, non ti devi vantar più di prenderti giuoco di me!... Addio!

Detto questo si calcò la berretta fino agli orecchi e sdegnato si volse per allontanarsi, tormentando le corde della chitarra con le dita nervose.

In questo mentre la maniglia della porta s’agitò e questa s’aperse scricchiolando ne’ cardini.

Una ragazzina di diciassette primavere si fece sulla soglia, avviluppata dall’indeterminatezza crepuscolare, e guardò timorosamente da ogni lato. Nella penombra le stelle de’ suoi occhi raggiavano soavemente e luccicava la sua collana di corallo: ai rapaci occhi del giovine cosacco non sfuggì il rossore pudico che si accese sulle sue guancie.

– Ma come hai poca pazienza! Perchè vieni a quest’ora? Vedi quanta gente va e viene per la via... Io tremo tutta.

– Non tremare, mia sensibile. Stringiti a me più forte – disse il giovane mentre l’abbracciava e rigettava indietro la chitarra, appesagli al collo con una cigna.

Poi sedendolesi a lato, sullo scalino della casetta:

– Tu sai che non posso stare un minuto senza vederti...

– Sai che cosa penso? – interruppe la giovinetta, fissando i suoi mesti occhi su quelli del giovine. – Mi par sempre che ci sia chi mi sussurra all’orecchio che in avvenire non potremo più vederci tanto spesso. Mi trovo fra gentaccia: le giovinette mi guar-

  1. Diminutivo di Anna.