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22 | NOVELLE UKRAINE |
nulla perchè ti vada subito a genio. Scommetto il collo che è quello stesso birbante che ci ha dato noja sul ponte. Mi dispiace che non mi sia capitato fra le mani... Te l’avrei conciato io, non dubitare!
– O se anche fosse lui, Teodora mia?... Perchè lo chiami un birbante?
– Testaccia senza cervello! Sentite un po’: domanda perchè dev’essere un birbante! O dove te li eri cacciati gli occhi, stupidone, quando si passava di sotto il molino!... Già, se anche avessero fatto chissà che cosa a tua moglie, sotto il tuo naso tabaccoso, non te ne sarebbe importato un fico!
– Pensala come vuoi, mi pare un bravo giovine e basta. Invece tu, perchè t’impiastricciò il musaccio di mota...
– Ma tu non mi lasci nemmeno dire una parola, questa sì che è bella!... In conclusione tu ti sei ubriacato e non hai veduto nulla.
Qui il nostro Cerevik si accorse di essere andato un po’ oltre con le parole, e lesto lesto si nascose la faccia tra le palme, in attesa della sfuriata e degli artigli della consorte.
E scansandola a quando a quando, pensava:
– Ecco tutto andato a monte: bisognerà rifiutare quel galantuomo per un nonnulla! Signore Dio mio, perché ci mandi questo flagello? Ma che ce n’era poca della robaccia in questo mondo! E tu hai voluto creare anche le donne!
V.
Il giovine colla svita bianca, seduto vicino al suo carro, guardava la folla che brulicava e rumoreggiava intorno a lui.
Il sole, stanco, abbandonava l’orizzonte, dopo aver riscaldato tranquillamente alla mattina e arso rabbiosamente a mezzogiorno. Il giorno estinguendosi nell’incanto di sfumature e vapori vermigli, colorava di luce roseo-ignea le cime delle tende e dei baracconi.
Ardevano i cristalli delle invetriate, le bottiglie e i