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38 | GOGOL |
— Se Dio m’aiuta, può darsi che distilleremo sin da questo autunno. Alla Prokov1, scommetto che il signor Sindaco disegnerà coi piedi le mezzelune tedesche per la strada.
Detto ciò, gli occhi del distillatore sparirono, e apparvero invece delle rughe sino alle orecchie; tutta la sua persona fu scossa da un riso folle, e le gioconde labbra lasciaron per un momento la pipa fumante.
— Voglia Dio! — fece il Capo, la cui faccia espresse qualcosa come un sorriso. Pur oggi, le distillerie vengon su a stento; ma nel tempo antico, quando accompagnavo la zariza per la strada di Pereiaslav, il defunto Bezborodko...
— A che tempi ci vai richiamando, compare! Allora da Kremencing sino a Romen si contavano appena due distillerie, mentre oggi... Hai sentito che cosa hanno inventato quei maledetti tedeschi? Fra breve, non si distillerà più con legna, come tutte le persone dabbene, ma con non so qual vapore del diavolo...
E così dicendo, il distillatore fissava lo sguardo alla mensa, sulla quale teneva poggiate le mani.
— Come faranno col vapore? È quel che, per dio, non so spiegare!
— Che imbecilli quei tedeschi! — esclamò il Capo; — bisognerebbe staffilarli, quei figli di cani! A chi può venire mai in mente di far bollire una cosa qualunque col vapore? D’ora in poi non potremo portarci più un cucchiaio di minestra in bocca senza arrostirci le labbra, come un porcellino da latte.
— E tu, compare, — interruppe la cognata, seduta a gambe ripiegate sulla stufa: — te ne starai qui tanto tempo senza moglie?
— A che farne? Ne valesse almeno la pena, allora...
— Allora, non è bella? — chiese il Capo fissandolo con l’unico occhio.
— Bella? Vecchia, come il diavolo. Ha un grugno tutto grinze, come borsa vuota. — E nella tozza persona si torse di nuovo in un ridere sguaiato.
- ↑ Festa della Chiesa russa (Intercessione della Vergine), che si celebra il primo ottobre; importante pei contadini quanto il San Giovanni e l’Ognissanti.