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Sul volto di Ivan appariva un vero spavento; ma quello spavento era un niente a confronto dell’indignazione che invase la sua consorte.
— Dove hai tagliato codesto naso, animale? - si dette a strillare incollerita. — Birbone! Briaco! Ti denunzierò io stessa alla polizia! Ve’ che bandito! E son già tre i signori a lagnarsi che quando tu li radi, afferri e tiri loro il naso in maniera da quasi strapparlo.
Ma Ivan Iakovlevic non era più oramai nè morto nè vivo, poichè si era accorto che quel naso non era che il naso dell’assessore di collegio Kovalev, ch’egli radeva il mercoledì e la domenica.
— Taci, Praskovia Ossipovna, — disse alla fine: — ora l’avvolgerò in un panno, e lo porrò in un canto, ove resterà alcuni giorni; poi, poi, lo porterò via.
— No, io non consento! Io non permetto di lasciare in casa un naso tagliato; ciambellone bruciato! Lui se ne sta ore e ore ad affilar rasoi e poi non giunge mai a far presto e bene! Vagabondo! Fannullone! Or credi che per te io voglia invescarmi nelle panie della polizia? Ah, tu sei un bighellone, un baggeo melenso. Miratelo! Vedetelo! Portalo dove vuoi; io non voglio sentirne fiatare mai più.
Ivan Iakovlevic restava lì, proprio intontito; pensava, pensava... e non sapeva a che pensare.
— Solo il diavolo sa come è avvenuto! — disse alla fine, grattandosi dietro l’orecchio. — Ieri, sono tornato briaco o no? Non so dir di sicuro. Ma, a quel che sembra, la faccenda è veramente curiosa; poichè il pane è qualcosa che si cuoce; ma un naso... manco a pensarci! Non ci capisco niente, davvero niente!
Ivan Iakovlevic tacque. L’idea che le guardie di polizia potevano scoprirgli quel naso in casa e renderlo responsabile, lo gettò in una profonda prostrazione. Gli pareva vedere già il colletto rosso, elegantemente trapunto di argento, la spada... e tremò per tutta la persona. Messe mano alle brache e agli stivali, indossò quel po’ di cenciume, e fra i gravi ammonimenti di Praskovia Ossipovna, attorse il naso in un pannolino e usci sulla via.
Egli disegnava di deporre quel naso in un punto qualunque, vicino a un paracarri, sotto un portico, o di lasciarselo cadere in qualche parte, a un tratto, e sgattaio-