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— Non è all’ispettore di polizia che dovete dirigervi, ma al commissario del quartiere. L’ispettore vi divertirà con belle parole; e non farà niente. Ma il commissario del quartiere lo conosco da molto. La mia antica cuoca Anna è ora al suo servizio e la vedo spesso passare sotto le nostre finestre. Egli va ogni festa in chiesa e s’indovina subito dall’aspetto che è un brav’uomo.
Dopo questa raccomandazione piena di sollecitudine, Akaki si ritirò tristemente nella sua camera. Per poco che si imagini la sua situazione, si comprenderà che notte passò.
La dimane andò dal commissario del quartiere. Gli dissero che quest’alto funzionario dormiva ancora. Alle dieci ritornò. L’alto funzionario dormiva sempre. A mezzogiorno il commissario era uscito. Il consigliere titolare si ripresentò ancora all’ora del pasto, ma allora i commessi gli chiesero perchè metteva tanta insistenza nel voler vedere il capo. Per la prima volta nella sua vita Akaki diede prova d’energia. Dichiarò che aveva bisogno di parlar subito al commissario e che non dovevano mandarlo via, perchè si trattava d’un affare ufficiale e che se qualcuno si permetteva di mettergli il bastone fra le ruote, poteva costargli caro.
Non v’era nulla da replicare a questo tono. Un commesso uscì per avvisare il capo. Questo diede udienza a Akaki, ma l’ascoltò in un modo abbastanza singolare. Invece di interessarsi al fatto principale, cioè al ladrocinio, chiese al consigliere titolare come mai egli correva quelle vie a un’ora indebita, e se non s’era trovato a qualche riunione sospetta.
Stordito da questa domanda, il consigliere titolare non trovò risposta e si ritirò senza sapere esattamente se darebbero o no corso al suo affare.
Non andò in ufficio in tutto il giorno: avvenimento inaudito nella sua vita. Il giorno dopo, vi riapparve; ma in quale stato! Pallido, agitato, con la vecchia uniforme che aveva l’aria ancor più pietosa di prima. Quando i suoi colleghi seppero la sventura che l’aveva colpito, ve ne furon parecchi tanto crudeli da ridere sgangheratamente; però molti di essi furono commossi da vera pietà e organizzarono una sottoscrizione in suo favore. Disgraziatamente questa lodevole impresa ebbe un risultato insignificante, perchè gli stessi impiegati e funzionari superiori