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NOVELLE 141

una lieve divisa sulla nuca, d’onde uscivano un berrettino aurato e due trisce a cornetti di lievissima pelliccia di agnello nero, una delle quali andava dinanzi e l’altra dietro; esse vestivan il kontus turchino di ottima seta, con ornamenti rossi sul petto, avanzavan superbamente una dopo l’altra, battendo coi piedi la misura dell’hopak. Diceva ancora come i giovani cogli alti berrettoni da cosacchi, vestiti con le svitke di panno fine, stretti in cinture cesellate di argento, con la pipa fra i denti, si dimenavano attorno alle ragazze, sussurrando loro paroline dolci.

Lo stesso vecchio Korze non potè trattenersi nel veder quei giovani, e si mischiò nella brigata. Con una bandura fra le mani, tirando dalla pipa buffi di fumo e canticchiando nell’un tempo, con una ciotola sulla testa, si slanciò e si mise a trotterellare girando sì che le strida de’ bontemponi lo accompagnavano fra le risa.

Che cosa non salta in mente quando abbiamo già la testa in fiamme? Si travestirono, si misero le maschere. Perdettero quasi la propria figura. Ma quelli non eran punto i travestimenti che usan oggi nelle sponsalizie. Cosa fanno adesso? Si contentan d’imitare gli zingari e i Moscoviti; mentre allora si travestivano da ebrei gli uni, gli altri da diavoli; cominciavan sulle prime dall’abbracciarsi, poi si tiravan pei capelli... che dire, insomma? Si rideva a crepapelle. Indossavano vesti da turchi, abiti da tatari, che vi splendevan sulla persona come foco... E quando prendevano a giocar de’ tiri... allora, occorreva portar via tutti i santi della chiesa1.

Alla mia bisavola che assisteva a codeste nozze avvenne una piacevole storia.

Lei si era camuffata con un’ampia gonna di tatara e, con una ciotola in mano, serviva garbatamente gli ospiti. Or ecco, il Maligno spinge uno de’ convitati a versarle addosso dell’acquavite; un altro, ch’era dell’intesa, battè l’acciarino sull’istante e accese di dietro la nonna. La disgraziata, presa di spavento, si affrettò a spogliarsi innanzi a tutti... Che chiasso! Che risa! Una vera baldoria da fiera...

In una parola, neppure i più vecchi ricordavano che ci fossero mai state nozze più gioconde.

  1. Frase che significa: l’allegrezza è giunta alla follia.