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NOVELLE | 105 |
na, brilla nel cielo. Ecco: dal lato opposto alla strada giunge alcuno; si distingue appena nel buio: è Caterina che torna...
— Figlia mia, per amor di Dio! Gli stessi lupi crudeli non sbranano la madre; figlia mia, getta almeno un’occhiata al tuo padre colpevole!
Lei non ascolta; passa.
— Figlia mia, per amore della tua disgraziata mamma!..
Lei si ferma.
— Vieni ad ascoltare la mia ultima parola!
— Perchè mi chiami, rinnegato? Non chiamarmi figlia tua. Fra noi non c’è parentela. Che vuoi da me per l’amore della mia disgraziata mamma?
— Caterina, la mia fine è giunta; lo so; tuo marito vuol legarmi alla coda d’un puledro e lanciarmi per la campagna; si pensa forse a un supplizio più atroce...
— C’è forse al mondo un supplizio pari ai tuoi delitti? Aspettalo; nessuno può intercedere per te.
— Caterina! Il supplizio non mi spaventa; mi spaventano le pene dell’altro mondo... Tu sei innocente, Caterina; l’anima tua volerà in paradiso presso Dio; ma la rinnegata anima di tuo padre brucerà nel fuoco eterno, e quel fuoco non si spegnerà mai; brucerà sempre più violento; e non goccia di rugiada scenderà mai dalla mano di alcuno, non aliterà mai soffio di vento...
— Io non son padrona di alleviar codesto castigo — disse Caterina, volgendosi.
— Caterina! Ascolta ancora solo una parola: tu mi puoi salvare l’anima. Tu non sai bene quanto Dio è buono, misericordioso! Hai inteso parlare dell’apostolo Paolo, che fu peccatore... e diventò santo?
— Che poss’io fare per salvarti l’anima? — chiese Caterina. — Debbo io, debole femmina, pensare a ciò?
— Se riuscissi a uscir di qui, abbandonerei tutto; farei penitenza; andrei in una caverna, mi coprirei il corpo d’un aspro cilicio, e pregherei Dio notte e giorno. E la mia bocca non toccherebbe mai cibo grasso, neppure un pesce. Non spoglierei le vesti per riposarmi. E pregherei sempre, pregherei senza posa. E quando la misericordia di Dio non mi abbandonasse oltre, a malgrado de’ miei tanti delitti, allora mi sprofonderei in terra sino al collo o mi chiuderei in un muro di pietre; non prenderei più cibo o bevanda, e morirei; e lascerei ogni bene ai monaci, perchè, durante