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werther.
 


19 giugno.

Dov’io mi sia rimasto, l’ultima volta, nel mio racconto, non sa-

    Frühlingsfeier: nessuna edizione e nessuna versione di queste Lettere, ch’io ricordi, la cita. Nota ai concittadini dei due grandi poeti, parmi degna d’essere conosciuta anche tra noi, a intelligenza, non foss’altro, del passo. Eccola in veste di prosa:

    «La Primavera.»

    «Io non mi precipiterò nell’oceano dei mondi, non mi solleverò alle sfere, dove i primi mortali adorano i giubilanti cori dei figli della luce, nel profondo dell’anima, e si sommergono nell’estasi.
    Solo intorno alla goccia del vaso, solo intorno alla terra io librerò le mie ali e starò in adorazione. Alleluia! Alleluia! La goccia del vaso piovve anch’essa dalla mano dell’Onnipossente.
    Allorquando dalla mano dell’Onnipossente scaturirono i maggiori pianeti, e i torrenti della luce scrosciarono, e comparvero le pleiadi — allora, o gocciola, tu stillavi dalla mano dell’Onnipossente.
    Or chi sono le migliaia, chi le miriadi tutte, che abitano, che hanno abitata quella goccia? — E chi sono io? — Alleluia allo