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werther. | 83 |
diritto, non danzerebbe con altri il walzer che con me, s’io pur dovessi versare tutto il mio sangue. E tu intendi, amico, il perchè.
Si fe’ ancora due o tre giri, passeggiando per prender lena, indi ella s’assise, e i pochi aranci che avevo tuttavia in serbo, vennero stupendamente a proposito per mitigare l’arsura. Solo che ogni spicchio, ch’ella regalava per complimento a un’indiscreta vicina, m’era una spina nel cuore.
Alla terza danza inglese fummo la seconda coppia. Nel traversare da un canto all’altro la sala, mentre sa Iddio con che voluttà tutta celeste io stringeva il suo braccio e mi beava ne’ suoi sguardi, pregni di castissimo gaudio, c’incontriamo in una signora, che già mi si era affacciata in quella sera, e per non so qual