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456 | una coda non necessaria, |
lorquando, per colpa nostra, l’equilibrio venga a turbarsi, la preghiera indubitamente lo ristaura — è cosa che anche questa abbiam già fatta presentire. Solo non abbiamo soggiunto come, puranco ne’ patimenti fisici, la preghiera — è un soldato, o lettore, che ti parla di preghiera, senza ipocrisia, come senza timore di ridicolo — la preghiera schietta, calda, perseverante sovra tutto, non può a lungo restarsi senza benefica efficacia.
Intorno ai dolori morali, questo intanto è certissimo, che la costante abitudine, il costante esercizio d’una ginnastica morale, che ci avvezzasse, a soffrire con calma e serenità di mente le contrarietà della vita, invece di lasciarci mollemente andar giù, in balia dell’onda cieca dei casi, senza tentar di resistere all’assalto delle prime dolorose impressioni, finirebbe, senza fallo, a crescere i nervi del nostro vigore, a ritemprarci a quell’energia di