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ma non forse inutile. 447

tenterà l’avarizia, l’ambizione o la superbia? Chiamatemi a rassegna tutta la bieca e lunga falange delle terrene passioni — e levatene una sola dal branco che non abbia origine nell’egoismo, che non possa scusarsi colla facile teoria del conseguimento delle proprie brame, del greto e incondizionato compiacimento della propria volontà!

E qual differenza, in codeste passioni, tra il parricidio e il suicidio? La sola diversità delle intenzioni fa distinto l’uno dall’altro atto; l’origine, in fondo, è la medesima. In entrambi i casi è un omicidio che si commette. La società ha perduto uno de’ suoi costituenti: a cospetto della società sono colpevoli entrambi d’aver trasgredito al gran Patto, che tacitamente lega tra sè le anella dell’umana famiglia. Il maggior ribrezzo, o la maggior pietà, che possa suscitare l’uno o l’altro dei due casi, è un sentimento, non un criterio. Noi non siamo datori a noi della