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colle. Meste erano le anime degli eroi, quand’ella mosse la sua voce soave: sovente aveano essi veduto il sepolcro di Salgar, l’oscura dimora di Colma dal candido seno. Colma, abbandonata sul colle con la sua voce del canto. Salgar le avea promesso di venire; ma la notte calò tutto intorno. Udite la voce di Colma, quand’ella sedea solitaria sulla collina.»


colma.


«È notte, ed io son sola, smarrita sul colle delle tempeste. Il vento rugge sulla montagna; il torrente si precipita dalla balza. Non una capanna che protegga dalla pioggia la derelitta, raminga per la collina dei venti!

Esci, o luna, esci dal velame