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werther.
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Ed eccolo ch’ei sorge in tutta la sua potenza! Io contemplo i miei defunti amici: ei si raccolgono tutti sul poggio di Lora, come nei giorni d’altri anni. Fingal ne viene pari ad acquea colonna di nebbie: i suoi eroi gli sono intorno. E vedi i bardi del canto: il canuto Ullino, e il maestoso Rino, e Alpino dalla voce armoniosa, e la soavemente querula Minona. Come tramutati, o amici miei, dai giorni della festa di Selma; allorquando tra noi si facea gara, come aure di primavera che aleggiano sul colle, e piegano a vicenda l’erba, sommessamente bisbigliante!

Minona apparve nella sua bellezza, chino lo sguardo, l’occhio nelle lagrime. Le sue trecce ondeggiavano lentamente al vento, che con alterno buffo soffiava dal