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366 | werther. |
mentre la brezza andrà agitando l’erbe salutate dal morente sole...
Incominciai pacato: ora piango come un fanciullo, ora che mi si ravvivano nella fantasia tutti quei quadri, tutti quei sogni di rose!
Intorno alle dieci, Werther chiamò il servo, e com’ei l’aiutava a vestirsi, gli disse che tra pochi dì partirebbe; però gli spazzolasse gli abiti, e gli tenesse in punto ogni cosa, per fare i bauli in tempo. Gli commise altresì che chiedesse le polizze di quel che per avventura doveva, ritirasse alcuni libri prestati ad altri, e pagasse ai poveri quel poco, ch’ei soleva dar loro ogni settimana, per due mesi intieri anticipati.
Si fe’ recare da colazione nella stanza, e poscia, insellato il ca-