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«Anche voi avrete la vostra strenna — disse Carlotta, celando il proprio imbarazzo sotto amabile sorriso. — Se sarete discreto, vi serberò un cero e qualche altro ninnolo dell’albero.» — «Discreto? rispose Werther: che cosa volete dire? che mai debbo fare per essere discreto? e posso io essere diversamente da quel che sono, mia buona Carlotta?» — «Giovedì — riprese
via, s’auguravano, l’un l’altro, i bona Saturnalia. Se non che i Saturnali ricordavano l’abolizione degli olocausti umani, e avevano quest’altro pregio sui nostri regali natalizii, che moltissimi prigionieri erano lasciati allora in libertà, e votavano le loro catene al Dio che le infrangeva. Gli schiavi, anch’essi, erano liberi; durante le feste, indossavano la toga bianca, e venivano serviti a mensa dai loro medesimi padroni. Difficile trovare nell’Europa moderna un uso, un rito, una istituzione di qualche significato od utilità, che non rimonti all’Italia antica, o a quella de’ mezzi tempi. (Nota del traduttore.)