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werther. | 351 |
Guglielmo — che fu trovato tra le sue carte, e non ha data.
La sua presenza, la sua sorte, l’interesse pietosissimo ch’ella piglia alla mia, mi spremono le ultime lagrime dal combusto cervello.
Alzar la tela — e collocarsi dietro: ecco il gran motto! Perchè tutto questo indugiare e tentennare? — Forse perchè non sappiamo ancora quel che si faccia là dietro? perchè nessuno ne ritorna? Ma è condizione del nostro spirito il presentir confusione e tenebre, là dove non sappiamo alcuna cosa di determinato e di certo.
Finalmente questo pensiero della morte gli entrò tanto nell’animo che il crudele proponimento gli si fece saldo e irrevocabile, siccome