sorriso convulso gl’increspò il volto. — «Se il signore m’accerta di non tradirmi — diss’egli, facendo col dito la croce attraverso le labbra — gli svelerò il mio segreto: voglio comporne un mazzolino per la mia innamorata, a cui l’ho promesso.» — «Egregiamente» — soggiunsi. — «Ma ella ha molte altre cose; ella è ricca.» — «E nondimeno aggradisce il vostro mazzolino?» — «In confidenza, ella ha de’ gioielli e una corona.» — «Come si chiama?» — «Se gli Stati generali volessero pagarmi, sarei un altr’uomo. Ah! fu un tempo, in cui la mia condizione era floridissima; ma ora è finita: io sono ora...» — Alzò gli occhi al cielo, umidi di pianto. — «Voi eravate, adunque, felice?» — gli dissi — «Ah! vor-