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giuro? — Oh, la maledetta parete che s’innalza gigante innanzi all’anima mia! Una voluttà appagata — ripullulante forse — forse tramontata per sempre! — E il misfatto da espiare... Misfatto?


26 novembre.

Talora io vo dicendomi: Il tuo destino non ha eguale tra gli uomini; ei sono tutti felici nel paragone, da che nessuno d’essi ha mai durato le tue torture. — E do mano a qualche antico poeta — e mi pare di leggere nel mio cuore.

Soffro orridamente. — No, così è impossibile che altri viventi abbiano sofferto mai!


30 novembre.

Cresce il buio — e la mente annaspa ognor più. Ogni giorno

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